La SEO, ovvero l’ottimizzazione di ogni contenuto web per i motori di ricerca come Google, dovrebbe essere sempre in cima ai vostri pensieri quando fate web marketing.

Ogni passaggio, dalla costruzione di un sito web, alla scelta ed ottimizzazione delle immagini e delle schede prodotto, alla scrittura per internet, deve avvenire con un occhio sempre rivolto alla SEO, lo strumento che permetterà in modo organico ai vostri contenuti di posizionarsi, nel tempo, su Google e sui search engine più usati.

Che abbiate un sito di e-commerce o un blog, ci sono degli aspetti lato SEO che non potrete assolutamente ignorare!

Scopriamo assieme alcune pratiche SEO fondamentali che anche il vostro sito web e il vostro articolo deve sempre attuare…

…e voi, le state rispettando tutte?

I consigli per una SEO perfetta per blogger ed e-commerce

Oggi, con piattaforme come Shopify e Magento, costruire da zero un sito di e-commerce è più facile che mai.

Shopify ad esempio consente per ogni scheda prodotto di compilare tutti i meta tag SEO (titolo SEO, slug e meta-descrizione), ma per scrivere una scheda prodotto perfettamente ottimizzata per i motori di ricerca occorre pensare anche a sottotitoli (H1, H2 e così via), immagini, distribuzione degli elementi on-page.

E bisogna farlo da subito, al momento di impostare la scheda prodotto.

Come fare dunque per avere una scheda prodotto come quelle di Amazon?

SEO per e-commerce: come impostare tag heading e descrizione del prodotto

Ad esempio con i tag heading: su WordPress li conosciamo come H1, H2 e così via fino all’H6, servono a distribuire in modo gerarchico i contenuti.

L’H1 è il titolo principale, uno degli elementi SEO più importanti, da H2 a H6 sono i sottotitoli. Se è buona norma inserire la parola chiave da noi scelta in H1 e H2, più ponderata deve essere invece la scelta di dove inserire il nome del vostro prodotto.

Pensateci: per il vostro prodotto potreste aver scelto un nome di fantasia, che lo distingua. Ma a meno che tale nome non sia diventato così celebre da essere un’antonomasia del prodotto stesso, per trovarvi un cliente dovrebbe cercare proprio quel nome.

Difficile, e se nell’H1 userete il nome del nostro prodotto, vi autolimiterete…

Ecco perché nell’H1 è bene inserire le parole chiave che gli utenti potrebbero usare per cercare il prodotto, e nell’H2 usare invece il nome del prodotto.

esempio scheda prodotto per e-commerce
“Converse donna” è la keyword usata nel titolo H1 di questa scheda prodotto

L’obiettivo della descrizione del prodotto è… descriverlo, ma anche posizionarlo!

Quali sono le keyword correlate più usate e con più traffico relative al vostro prodotto? Scegliete le 3-4 più adatte, ed in 160-170 caratteri inseritele nella descrizione prodotto.

Senza un’adeguata scelta delle keyword, la vostra scheda prodotto “suonerà” troppo generica e fallirà nel suo scopo di posizionarsi (ricordate: chi cerca su Google cerca risposte alle sue domande).

Quali sono i parametri per scegliere le keyword correlate più rilevanti?

  • volume di ricerca mensile\stagionale
  • trend stagionale giusto
  • difficoltà (difficulty) di posizionamento
  • che descrivano caratteristiche salienti (colore, taglia, peso, impiego etc).

Come scrivere un articolo SEO

Scrivere per internet ha le sue regole, e non basta saper scrivere bene se non si adatta la propria scrittura al mezzo.

L’articolo o il post più profondo potrebbe perdersi nel nulla se non ottimizzato, anche nel testo oltre che nei meta tag e tag alt.

Scrivere in chiave SEO prevede alcuni accorgimenti:

  • scegliere un argomento che abbia opportunità di ricerca
  • scegliere per quale tipo di utenza scrivere: volete vendere un prodotto o servizio, informare o proporvi come figura professionale o specifica?
  • individuare con una ricerca SEO le parole chiave da usare nel testo prima di iniziare a scrivere
  • utilizzare tutti i meta tag a disposizione (sottotitoli, immagini, post social), e soprattutto farlo bene, in modo corretto: keyword principale nell’H1, correlate nell’H2, H3 e via via.
  • dotare l’articolo di Url parlante e lunga non più di 3-5 parole (lo slug serve a questo!)
  • infine, verificare che l’articolo sia posizionato, ad esempio con Google Search Console. E se non lo è (almeno come vorreste), intervenire

Scrivere SEO: strong o bold, che grassetti usare?

In un testo, i grassetti servono per evidenziare parti di discorso importanti e rilevanti, sia per il lettore che per i motori di ricerca!

Le strade sono due: scegliere come e in che proporzione usarli.

I copywriter usano il grassetto SEO Bold per evidenziare intere porzioni di testo, e lo fanno per attirare l’attenzione del lettore su un passaggio importante.

Il grassetto SEO strong indica a Google e gli altri motori di ricerca che la parola evidenziata è rilevante, per cui si parla di “strong” quando viene evidenziata una sola parola considerata chiave.

Grassetti, corsivi (enfasi) e sottolineature sono tag HTML importanti, ma vanno usati con metodo: i crawler che “scorrono” il testo e lo analizzano devono potersi muovere in fretta, ed una foresta di <em>, <strong>, <b> e <u> non gli facilita il compito…

SEO: non cancellate gli articoli vecchi!

Per posizionarsi su Google occorre tempo, ed ogni contenuto che andate a posizionare è un piccolo mattone che costruisce il ranking del vostro sito web.

Per questo, è importante non cancellare i vecchi articoli, anche se sono datati, se questi sono ancora ben indicizzati.

Se cancellate i contenuti vecchi senza prima aver controllato, la punizione potrebbe essere una perdita di posizionamento.

Come capire dunque se un articolo o post vecchio sia ancora utile?

  • scoprite dove si è posizionato su Google: se non c’è, eliminatelo pure
  • scoprite su quali keyword è posizionato: sono ancora rilevanti per voi?
  • se l’articolo riporta informazioni obsolete, ma è posizionato e ancora utile al sito, aggiungete un link interno ad un pezzo più aggiornato
  • se non c’entra più nulla con l’attività attuale del sito (può succedere!), eliminatelo pure e metteteci un redirect 301 al suo posto

Prima di cestinare i vecchi articoli, val la pena sottolineare che grazie a questi, chi vi legge saprà che avete una storia. Inoltre, trovare informazioni anche datate potrebbe servire a chi fa ricerche storiche, perché dunque cancellarle?

Posizionare le immagini su Google Images

Anche le immagini hanno i loro meta tag da ottimizzare, ovvero i tag alt o text tag.

Se compilati correttamente, i tag alt aiuteranno un’immagine a posizionarsi su Google, eppure questo è un parametro spesso ignorato. Che sia l’immagine in evidenza sulla home page, o una foto all’interno di una scheda o articolo, ricordatevi dei tag alt!

Grazie ai tag alt, Google “legge” la foto e la propone nelle SERP, utilizzate quindi una frase di senso compiuto che contenga la keyword che identifichi il topic (prodotto o tema).

Esempio di gallery di immagini su WordPress con tag alt
Su WordPress ed altri CMS è possibile compilare i tag alt delle immagini

Le immagini sono molto importanti per aumentare il numero di impression di un sito, e quindi il volume di traffico in entrata verso di esso.

Migliorare la SEO delle vostre immagini è un gioco da ragazzi, non lo avete ancora fatto? Rimediate subito!

Pro tip SEO: comprimete le vostre immagini con un tool come ShortPixel prima di caricarle! Immagini troppo pesanti allungano i tempi di caricamento della pagina

SEO e search intent: perché è importante?

Quando pianificate il vostro prossimo contenuto, è fondamentale pensare a quale sia l’obiettivo.

  • Per chi state scrivendo? Chi cerca su Google vuole:
    • informazioni (cosa\dove\quando\come…)
    • istruzioni (come si fa\come funziona\ a cosa serve)
    • conoscere (chi siete\cosa vendete\che servizio offrite\quanto costa)

Definire dunque senza ambiguità l’intento di ricerca (search intent) del vostro contenuto è importantissimo. Eviterà di confondere gli utenti mandandoli off-topic, e vi consentirà di scrivere contenuti sempre diversi tra loro, che avranno così molte meno possibilità di sovrapporsi e farsi concorrenza tra loro.